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Per quanto tempo vanno conservati i documenti per la Dichiarazione dei Redditi?

lentepubblica.it • 27 Settembre 2023

Documenti Dichiarazione dei Redditi tempoPer la Dichiarazione dei Redditi, per quanto tempo vanno conservati i documenti? Vediamolo nel dettaglio.


Manca una manciata di giorni per la presentazione del Modello 730 precompilato: quest’anno, infatti, la scadenza è stata fissata al 2 ottobre 2023. Per quanto riguarda, invece, il modello Redditi, la scadenza è fissata al 30 novembre.

Uno dei più grandi dubbi dei contribuenti è per quanto tempo vadano conservati i documenti per la Dichiarazione dei Redditi, in modo da supportare quanto inviato all’Agenzia delle Entrate.

Vediamolo insieme.

Documenti Dichiarazione dei Redditi: per quanto tempo vanno conservati?

I contribuenti devono conservare alcuni documenti, per poter attestare quanto dichiarato all’Agenzia delle Entrate, in caso di controlli. Ma per quanto tempo?

La tempistica indicativa è di 5 anni, perciò, per quanto riguarda la Dichiarazione dei Redditi 2023, bisognerà conservare i documenti relativi fino al 31 dicembre 2028, per poter essere esibiti su richiesta dell’Ufficio competente.

In particolare, parliamo dei seguenti documenti:

  • Certificazioni delle ritenute d’acconto;
  • Scontrini parlanti riguardanti i farmaci acquistati;
  • Certificazioni dei redditi;
  • Fatture per spese mediche;
  • Altre spese che danno diritto ad oneri deducibili o detraibili (come quelle per la formazione);
  • Copia della polizza attestante i requisiti per ottenere i premi di assicurazione sulla vita;
  • Attestati di versamento d’imposta, tramite modelli F24;
  • Contratto di mutuo e di compravendita dell’abitazione principale;
  • Contratto di mutuo per la costruzione e la ristrutturazione dell’immobile adibito ad abitazione principale.

Questa documentazione, come detto, va conservata per cinque anni, in modo da poter essere presentata in caso di richiesta dell’ufficio dell’Agenzia delle Entrate.

Esistono delle eccezioni?

Ovviamente ci sono delle eccezioni alla regola dei cinque anni.
Un esempio sono i documenti relativi alle spese di ristrutturazione della casa, che danno diritto alla detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi.

Alcune spese per le ristrutturazioni danno un beneficio spalmabile in 10 anni. Per questo motivo, questa tipologia di documenti va conservata almeno per quindici anni.
Stessa cosa per la documentazione relativa alle spese per il risparmio energetico, che danno diritto alla detrazione del 50% o del 65%.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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